“Cosa vuoi fare da grande?”
E. Wapnick
“Diventa chi sei” è il titolo che accompagna l’edizione italiana di “How to be everything”, un meraviglioso testo del 2018 dedicato alle persone multipotenziali.
In realtà credo che questo libro possa essere un dono prezioso non solo per la categoria a cui è destinato ma per tutti, dal momento che descrive un approccio di tipo olistico alla vita.
Questo blog post contiene spoiler rispetto al contenuto del libro, quindi scegli tu se proseguire con la lettura o meno. Se il post ti è piaciuto e vuoi approfondire il contenuto, trovi il libro qui.
Cosa vuoi fare da grande?
La domanda fatidica che, a un certo punto della vita, tutti i genitori e gli insegnanti fanno ai bambini.
Una domanda in apparenza innocente che in realtà contiene una credenza limitante che viene instillata nel tempo nel fanciullo che cresce e diventa adulto: “In questa vita puoi avere solo UNA identità. Qual è la tua?”
Puoi avere mille sogni da bambina, ma poi ti viene chiesto di scegliere un’unica direzione: non puoi essere attrice e medico, oppure fotografa e ragioniera. Devi scegliere per poterti specializzare in un solo settore altrimenti il rischio è quello di essere giudicata superficiale e pressapochista.
La società premia lo specialista e non il multipotenziale che è considerato mediocre nella singola disciplina, ma anche un “rischio” per l’azienda.
Ti racconto di me
Su questo aspetto riporto una mia testimonianza di uno dei miei ultimi colloqui di lavoro per un posto fisso a tempo indeterminato come educatrice. Avevo superato tre selezioni e quella era l’ultima da sostenere con la responsabile di area dell’azienda, che leggeva il mio curriculum davanti a me con un’espressione seccata: “Educatrice, musicoterapeuta, pedagogista. Scrittrice. Insegnante di meditazione. Organizzatrice di eventi.”
Mi liquidò velocemente: sapevo fare troppe cose, avevo troppi interessi e loro volevano una persona con un profilo più semplice e specializzato.
Come ho reagito a quelle parole?
Se non esiste il lavoro adatto a me, allora me lo creo da sola.
Scegliere una sola strada da perseguire nella vita, vuol dire tarpare le ali a una persona. Noi non siamo il nostro lavoro, la nostra professione. Noi siamo un insieme di mille sfumature, passioni, interessi e hobby. Quando scegliamo di dare spazio solo a un settore, sacrificando tutti gli altri nostri colori, beh.
Stiamo smettendo di nutrire anima.
Chi è il multipotenziale?
Cosa si intende con questo termine? Nel testo troviamo varie espressioni usate come sinonimi:
- multipotenziale: chi ha più interessi e capacità creative
- erudito: ampia conoscenza su varie discipline
- rinascimentale: interessi multiformi
- tuttofare: abile in più campi
- esploratore: curioso nei confronti di argomenti non collegati tra loro
Tipi di Multipotenziale
La persona multipotenziale può avere più interessi in simultanea oppure dedicare a ognuno di essi un po’ di tempo per poi passare a quello successivo.
Mentre lo specialista lavora in traiettoria verticale, iniziando da uno studio generico a salire via via verso quelli più specialistici, il multipotenziale si muove anche trasversalmente tra le varie discipline.
Il muoversi tra varie discipline lo rende mediocre rispetto al collega specialista?
Sì, se consideriamo unicamente l’aspetto della pratica. Se invece prendiamo in considerazione la creatività, l’ingegno e la capacità di pensiero laterale, notiamo che il multipotenziale è in grado di creare sinergie e connessioni tra vari ambiti di azione, dando vita a un know how unico.
Capacità del multipotenziale
Per la sua flessibilità il multipotenziale è in grado di:
- sintetizzare le idee in risultati originali
- apprendere velocemente (perché studia sempre)
- adattarsi ai cambiamenti (perché cambia spesso)
- avere una visione d’insieme
- trovare connessioni e fare da ponte tra le persone
Multipotenziale: progetto di vita e non di carriera
Data la varietà di interessi del multipotenziale, quando questo lavora su di sé deve considerare non solo l’aspetto della carriera ma di tutta la sua vita.
Come studiosa dell’animo umano, anche in questo caso sostengo che questa riflessione contenuta nel libro in realtà sia utile a tutti coloro che cercano di manifestare appieno nel mondo il proprio essere.
Un multipotenziale felice, ma non solo lui, deve armonizzare nella sua vita gli aspetti legati a: denaro, senso della vita e varietà da un unico lavoro.
• Un lavoro che fa guadagnare bene ma che è monotono e non dona senso alla vita, diventerà in breve tempo una prigione.
• Cercare il senso della vita, il perché (come direbbe Sinek), la missione qui sulla terra, permette di far intuire qual è quel sottile filo conduttore tra tutte quelle passioni, interessi e studi che solo in apparenza sembrano così slegate tra di loro.
Se da piccoli veniamo bombardati dalla domanda: “Cosa vuoi fare da grande?”, una volta adulti la domanda che segue è “Cosa fai nella vita?”
Questa è una domanda che spesso mette in difficoltà il multipotenziale. Rispondere: “Un po’ giardiniere e un po’ fotografo” risulta essere spiazzante in una società di specialisti, ma se la risposta ha come focus la missione e non le singole competenze, la risposta potrebbe diventare: “Porto la bellezza nel mondo” e poi magari nello specifico “Coltivando e curando giardini che poi fotografo e mostro su internet al mondo”.
• Trovare una varietà lavorativa permette di non annoiarsi in breve tempo e mettersi costantemente in gioco.
Modelli di Lavoro
Come armonizzare la propria professione in modo tale che denaro, senso e varietà rimangano in equilibrio tra di loro? La Wapnick ci indica 5 approcci di progetto di vita. Vediamoli:
- “Abbraccio di gruppo”: per chi vuole che il proprio lavoro rappresenti a tutto tondo il proprio essere.
Si sceglie una sola poliedrica carriera che permette di inglobare denaro, senso e varietà. - “L’alternanza”: per chi ha bisogno di flessibilità.
Denaro, senso e varietà vengono trovati nella scelta di due o più lavori part time. - “Approccio Einstein”: per chi ha bisogno di stabilità.
Si sceglie un lavoro fisso come base sicura per il denaro e poi si usa il tempo libero per passioni e interessi per soddisfare il senso e la varietà. - “La fenice”: per chi vuole approfondire al massimo la conoscenza di una disciplina.
Si sceglie di lavorare in un unico settore per anni per poi cambiare in un percorso completamente nuovo.
Conclusioni
Che tu sia multipotenziale o no, vorrei che comprendessi che la maggior parte di noi da bambini sperimenta la spinta a fare più cose. Non per forza devono essere tutte professioni, a volte è possibile trovare armonia scegliendo comunque di coltivare hobby, come insegna l’approccio Einstein.
La Missione di anima non si manifesta con “una cosa da fare”, la Missione di anima è il contributo da portare sulla Terra, che può prendere vita in modi diversi e fantasiosi.
Non pensare che l’aver scelto una strada, una professione specifica nella tua vita, voglia dire rinunciare a tutte le altre armonie che porti dentro, che sono tutte espressioni di te. Scova quei desideri antichi di bambina e fai cantare la tua voce.
Cosa volevi fare da grande quando eri bambina?
Cosa puoi realizzare di quegli antichi desideri oggi?
Se hai un obiettivo sul tuo progetto di vita e vuoi raggiungerlo, scrivimi per lavorare insieme a me.