LA CHIAROVISIONE O CHIAROVEGGENZA
Oggi introduciamo l’ultimo extrasenso: la chiarovisione, più conosciuta come chiaroveggenza!
Le informazioni che seguono sono tratte dal libro “I poteri della mente” di Manuela Pompas.
La chiaroveggenza significa letteralmente “visione chiara” e indica la capacità di vedere a distanza, superando la barriera spazio temporale.
Questo significa che il chiaroveggente può vedere sia accadimenti avvenuti a molti chilometri di distanza ma anche collocati nel passato o nel futuro.
Secondo lo studioso Rene Sudre, la chiaroveggenza può esprimersi in modi diversi:
- Di tipo tattile, e quindi si conosce toccando un oggetto, chiamata anche psicometria,
- Mantica, attraverso le visioni suscitate da carte, sfere di cristallo, fondi di caffè,
- Criptoscopica, ovvero la visione attraverso corpi opachi,
- Autoscopica, la visione dei propri organi interni,
- Telescopica, visione di avvenimenti lontani chilometri,
- Mellontonica, divinazione del futuro, chiamata più comunemente precognizione.
VOLONTARIA E INVOLONTARIA
Abbiamo visto che ci sono diversi tipi di chiaroveggenza, ma a monte di tutto, vi è una prima biforcazione fondamentale che riguarda la chiaroveggenza ‘volontaria o positiva’ e quella ‘involontaria o negativa’. Dal sito Fisicaquantistica.it leggiamo quanto segue:
Quella positiva o volontaria, è caratteristica dell’individuo capace di indagare e vedere nei mondi nascosti, con la piena padronanza di se stesso e di ciò che sta facendo.
La chiaroveggenza negativa o involontaria si riscontra, invece, quando la vista dei mondi interiori si presenta ad un individuo indipendentemente dalla sua volontà; egli vede ciò che gli è dato di vedere e non può in nessun caso controllarne il fenomeno.
Inoltre nelle scienze paranormali si parla di ‘Chiaroveggenza Viaggiante’ o ‘remote viewing’, per quelle forme caratterizzate dal fatto che il sensitivo non percepisce la scena da distanza, ma ha la sensazione di esservi immerso, di potersi muovere e di notare man mano dettagli ulteriori. Tuttavia, differisce dalla ‘bilocazione’ in quanto a stato di coscienza: mentre nei casi di bilocazione la coscienza rimane interamente o nella persona fisica o nel suo “doppio”, in presenza di un fenomeno di chiaroveggenza viaggiante si ha invece uno stato di coscienza attiva in entrambe le persone, che paiono anche essere in grado di comunicare tra loro. Questo permette allo sperimentatore di dare indicazioni alla persona fisica per ottenere dettagli sulla scena in oggetto.
COME ALLENARE LA CHIAROVEGGENZA
Oltre al decreto akashico che trovi in fondo all’articolo, è possibile lavorare sullo sviluppo di questo extrasenso in modi differenti.
Collegato al sesto chakra, è possibile potenziarlo:
- Facendo esercizi di meditazione e visualizzazione quotidianamente e in modo costante,
- Lavorando con frequenze particolari che vadano a stimolare il terzo occhio,
- Allenandosi con le carte zenner,
- Dedicandosi ad attività divinatorie come gli oracoli,
- Usando in supporto pietre come l’Ametista, da tenere sul comodino mentre si dorme, al polso sinistro come bracciale o durante la meditazione.