Oggi vorrei raccontarti della mia ultima lettura (maggio 2022), “La profezia di Celestino”, un must nella bibliografia della spiritualità, che è rimasto per oltre un anno a prendere polvere nella mia libreria perché non mi chiamava in nessun modo. Il primo tentativo di lettura si è arenato dopo le prime pagine, quando ho notato che l’intreccio era piuttosto disordinato e a tratti grossolano.
Immagina questo libro come se al suo interno ci fossero due contenuti, quello narrativo e quello del saggio spirituale. L’autore ha cercato di raccontare la sua “verità spirituale” romanzandola, ma la narrazione risulta caotica e forzata in molti passaggi.
La Profezia di Celestino – la trama
La trama è molto semplice: il protagonista si ritrova in viaggio in Perù, coinvolto nel ritrovamento delle nove sezioni di un antico manoscritto la cui divulgazione permetterà all’essere umano di fare un importante salto evolutivo di coscienza. Non è l’unico a cercarle: mentre lui e i suoi compagni di percorso lo cercano per farlo conoscere al mondo, la Chiesa, che si sente minacciata, lo cerca per distruggerlo.
Dopo un anno dal primo tentativo di lettura decido di riprenderlo come sfida personale: insomma è un best seller: milioni di copie in tutto il mondo!
Attenzione spoiler! Questo blog post è ad alto tasso di spoiler, quindi scegli ora se continuare a leggerlo insieme a me oppure chiudere e procedere altrove.
Curiosità e perplessità sul libro
- Il protagonista non si presenta mai con il suo nome: non sappiamo come si chiama (almeno questo è quello che ho notato io, se qualcuno sa il nome del protagonista, davvero, mi scriva in privato perché ho cercato ovunque!)
- Sempre sul protagonista: nella sinossi si parla di uno psicologo, all’interno del libro in un passaggio dice di essere sociologo, in molti siti viene considerato un professore di storia. Non si sa chi sia e cosa fa. In realtà conosce uno psicologo, Reneau, e un professore di storia, Dobson. Comunque ho ancora il dubbio.
- “La profezia di Celestino” è un titolo fuorviante, non esiste nessun Celestino.
Il titolo originale è: “The Celestine Prophecy”, manca il genitivo sassone, quindi la traduzione corretta sarebbe: “La profezia celestiale”. Anche se poi all’interno del libro si parla di Templi di Celestino, come di rovine il cui significato, anche qui, sarebbe Templi del Paradiso (Celestiale=Paradisiaco).
La Profezia di Celestino – le nove illuminazioni
- Sincronicità: l’uomo si accorge di vivere in un mondo misterioso in cui accadono coincidenze significative, in grado di cambiare la vita.
- Storia dell’uomo: l’uomo è in grado di rivedere il suo percorso evolutivo e dare ad esso un nuovo significato. Si risveglia dalla meccanicità della sua quotidianità.
- Energia: l’uomo comprende che ogni cosa, visibile e invisibile è fatta di energia. In modo particolare comprende che le persone hanno un loro campo energetico che cambia in base ai pensieri e alle emozioni.
- Il dominio dell’energia: l’uomo, disconnesso dall’energia della fonte, si sente perennemente deficitario e ricerca energia attraverso il conflitto e i tentativi di controllo verso le altre persone. Quando l’altra persona si sottomette cede la sua energia a chi ha prevaricato.
- Saggezza Universale: l’uomo comprende che attraverso l’Amore può riconnettersi alla fonte universale e ricaricarsi costantemente di energia che può, a sua volta, rimettere in circolo per nutrire gli altri.
- Guarigione dei drammi familiari: l’uomo prende consapevolezza dei drammi che inscena quotidianamente e che si sono originati in famiglia nella relazione con i genitori.
Nel libro si parla di 4 categorie di drammi, che vanno dal più aggressivo al passivo. Intimidatorio (assorbe energia minacciando), inquisitorio (assorbe energia criticando), riservato (assorbe energia nell’eccessivo silenzio comunicativo), vittima (assorbe energia facendo leva sui sensi di colpa).
Un genitore intimidatorio attiva il dramma della vittima nel figlio, mentre un genitore inquisitorio attiva il dramma dell’eccessiva chiusura nel figlio. - Fluire: l’uomo comprende che quando si rimane presenti e consapevoli, la vita fluisce e ti presenta in modo spontaneo soluzioni ai problemi e risposte alle domande.
- Relazioni: l’uomo per evolvere ha bisogno di sciogliere i legami di dipendenza con gli altri, perché in questo modo cede la sua energia (e poi a sua volta se ne alimenta) in circoli viziosi. Quando è libero può riconnettersi all’energia pulita della fonte e generare rapporti autentici e d’Amore.
- Espansione: dopo aver fatto proprie le prime otto illuminazioni, l’uomo sarà in grado di innalzare la propria vibrazione a livelli altissimi che gli permetteranno di vedere quello che è il paradiso in terra.
Considerazioni Finali
La prima metà del libro è stata per me di difficile lettura, proprio per la struttura narrativa poco chiara e avvincente. Nella seconda metà il ritmo è molto migliorato, più ispirato direi, e sono riuscita a concludere il racconto. Il contenuto saggistico-spirituale l’ho trovato interessante e mi ha lasciato spunti utili di riflessione. Nonostante questo non è un libro che rileggerei nel tempo, ma se vuoi provare a leggerlo, lo trovi qui.
Qui invece trovi il film