Che cos’è?
Letteralmente sta per yoga = unione, consapevolezza e nidra = sonno.
È uno stato di sonno dinamico, nel quale si appare addormentati ma la coscienza funziona a livelli profondi. Lo yoga nidra è uno stato intermedio tra sonno e veglia nel quale avviene spontaneamente il contatto con l’inconscio, il subconscio, ma anche il superconscio. È una tecnica che uso moltissimo, soprattutto quando occorre andare molto in profondità o connettersi al proprio sé superiore o alla fiamma gemella.
Come funziona?
Nello yoga nidra si utilizzano una sequenza di esercizi di attenzione e visualizzazione che portano in primis a disconnettere i canali sensoriali del gusto, olfatto, vista e tatto. L’unico senso a rimanere attivo è quello dell’udito con il quale si seguono le indicazioni del conduttore della sessione yogica.
Man mano che il rilassamento procede la ricettività aumenta. Questo accade perché la mente conscia è un terreno duro nel quale dimorano le operazioni della logica e dell’intelletto. A questo livello è più complesso imprimere concetti e nozioni perché l’ego può rifiutarle.
Nella mente subconscia il terreno è più fertile e accoglie i semini che vengono consegnati attraverso l’intento. Infatti lo scopo della pratica è quello di penetrare nella profondità della mente umana, permettendo di modificare quegli schemi limitanti, proprio attraverso l’intenzione, e di liberare quella parte di genio creativo che alberga dentro ognuno di noi.
Yoga nidra e sonno
Dormire non è sinonimo di riposarsi, spesso le persone si alzano dopo 8 ore di sonno e sono ancora più stanche di quando sono andate a letto. Questo perché in alcune fasi del sonno, il nostro cervello continua ad elaborare informazioni e a manifestare le nostre preoccupazioni attraverso le risposte oniriche, ad esempio.
Alcuni studi fatti constatano che 1 ora di pratica equivale a ben 4 ore di sonno. Pare sia questo il segreto della grande energia ed efficienza di molti yogi.
Yoga nidra e karma
In ogni sessione di yoga nidra si bruciano vecchi schemi limitanti, tracce di memorie, residui latenti e comportamentali legati ad altre vite, che però formano parte della nostra attuale personalità, rappresentando un limite nel nostro percorso personale.
Yoga nidra e dolore
La pratica dello yoga nidra permette di andare a lavorare sugli stimoli dolorosi e diminuirli in maniera efficace proprio perché nella pratica si agisce sul sistema nervoso che invia gli impulsi legati al dolore. A tal riguardo ho creato una sessione gratuita proprio per chi soffre di dolore cronico. Consiglio di eseguire la pratica ciclicamente, una volta al giorno per una decina di giorni ogni volta che il corpo lo richiede.
Per me è stato di grande aiuto nella diminuzione dei dolori legati alla fibromialgia.
È stata proprio questa patologia a indicarmi la strada dello yoga nidra e a divenirne maestra in modo tale da poterla usare con altre persone in difficoltà.
Se vuoi approfondire clicca qui per guardare il libro dedicato a questa disciplina.
Ti saluto con il video della meditazione, condividila, se vuoi, con persone che ne hanno bisogno.